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IMPIANTOLOGIA GUIDATA (e molto altro…)

L’Implantologia guidata permette un nuovo approccio all’implantologia, enfatizzando la precisione del processo chirurgico e la prevedibilità dei risultati del trattamento, quindi offrendo molti vantaggi per i pazienti.

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Infatti garantisce una maggiore predicibilità dei nostri trattamenti, con una assoluta minore invasività: non è più necessario aprire le gengive, scollando ampi lembi, per inserire i nostri impianti; ciò consente di evitare il sanguinamento, e il discomfort post-operatorio.

L’intervento è progettato al computer, mediante un software 3D dopo l’esecuzione di una denta-scan (TAC delle ossa mascellari), utilizzando una mascherina radiologica che verrà trasformata in mascherina chirurgica la quale garantirà un inserimento dell’impianto dentale preciso e guidato.

Gli impianti possono essere pianificati e posizionati per tutte le indicazioni, da elementi singoli a casi di edentulia totale. E’ inoltre possibile, quando la densità dell’osso lo permette, mettere un provvisorio fisso immediatamente dopo l’esecuzione dell’intervento (carico immediato).

In questo modo il paziente sottoposto all’intervento di chirurgia implantare guidata, nell’arco di 2-3 ore, può riavere i suoi denti fissi e ottenere risultati estetici ottimali, una eccellente integrazione biologica con il minimo discomfort.

La progettazione computer-assistita del piano di riabilitazione implanto-protesico consente di ridurre i rischi operatori derivanti da eventuali deviazioni anatomiche o condizioni patologiche del paziente, ridurre l’invasività dell’intervento e ottimizzare il posizionamento degli impianti in funzione di una riabilitazione protesica adeguata al recupero funzionale rispettando i canoni di estetica, fonetica, dimensione verticale e corretto rapporto occlusale.

L’Implantologia a carico Immediato, di Scuola Svedese, è in grado di ridurre totalmente i tempi di attesa e di intervento, nonché i numeri di visite di controllo. Grazie proprio all’applicazione delle moderne teorie sul concetto di osteointegrazione e biocompatibilità, gli Implantologi moderni possono inserire perni e viti in titanio ed applicare la protesi nell’arco dello stesso intervento chirurgico. Recenti tecniche di intervento, come quella dell’All on Four, arrivano a richiedere solo quattro fori nelle ossa, garantendo una stabilità dell’apparecchio protesico migliore di quella delle tecniche precedenti. L’aiuto fondamentale all’individuazione di queste quattro precise aree all’interno del cavo orale, è giunto dallo sviluppo dell’Implantologia Computer Assistita, e dalla conseguente creazione di apparecchi diagnostici in grado di fornire una visione completa del caso clinico. Parliamo per esempio di scansioni Laser delle arcate dentali, su cui lavorare e simulare virtualmente l’iter completo dell’intervento, rendendo l‘operazione chirurgica vera e propria più semplice e rapida. 

L’edentulismo, ovvero la mancanza parziale o totale dei denti, può dar luogo a gravi disagi sia psicologi che fisici. I primi dovuti all’aspetto estetico che si è costretti a mostrare in pubblico ed i secondi legati alla masticazione e alla fonazione.

Le novità introdotte da questo nuovo metodo sono diverse:

La prima, come si può capire dal nome stesso, consiste nell’aver bisogno di soli quattro punti d’appoggio per fissare le protesi. In passato l’osso della mascella o della mandibola, doveva essere forato in corrispondenza di ogni dente mancante. Oggi vengono inseriti solamente quattro perni.

Il protocollo che viene seguito è il seguente:
Si crea un modello virtuale della cavità orale del paziente, ovvero si scannerizzano, tramite apposito strumento laser, entrambe le arcate dentali e viene deciso dove operare.
Questo è reso possibile dall’uso di un software che permette di individuare in maniera estremamente precisa il punto più idoneo per l’inserimento dei perni.

Si possono quindi simulare in anticipo tutte le fasi del lavoro.
Il materiale scelto per questo tipo di lavoro implantologico è il titanio, che offre buone garanzie di non essere rigettato perché l’organismo non lo considera un corpo estraneo.
Notevoli i vantaggi per il paziente. Basti solo ricordare che nelle protesi si può arrivare ad inserire fino a dieci o dodici elementi.

Un’altra caratteristica particolare di questa nuova tecnica è data dall’inclinazione a 45° gradi degli impianti inseriti lateralmente. Questo fattore è importante quando si deve agire su persone che hanno una quantità minima di osso nella zona posteriore della bocca.
Esistono, come in tutti i casi, delle controindicazioni che possono essere date dalla scarsa igiene orale riscontrata in corso d’opera. Anche la paradontite, conosciuta anche come piorrea, è un fattore negativo, così come il bruxisismo, ovvero il digrignamento dei denti.
Sarà comunque lo specialista studiando caso per caso a trovare la soluzione più adatta.
Altra novità è che l’intero intervento si svolge nell’arco di una sola giornata, in maniera poco invasiva e con una sofferenza minima.

In passato occorrevano almeno due sedute dal dentista programmate a distanza di tempo.
La prima serviva ad inserire i perni e la seconda ad applicare le protesi, con tempi morti che impedivano lo svolgimento delle normali attività quotidiane

Con All on four, l’osso non deve essere esposto e il paziente torna a casa senza punti e le piccole ferite guariscono in pochi giorni.

Infine, considerando che la tempistica è ridotta e che ci troviamo in presenza di un intervento minimamente invasivo, rispetto al passato i costi incideranno in maniera minore sull’economia familiare del paziente.

All on Four subito e Senza dolore

Le caratteristiche osteointegrative del titanio permettono all’impianto di essere accettato in modo ottimale dall’organismo, scongiurando il rischio di rigetto del corpo estraneo.

Grazie a questa nuova tecnica, si beneficia di un intervento e di un decorso post-operatorio indolore, in quanto l’operazione viene effettuata sotto anestesia locale e il mantenimento della protesi richiede solo alcuni accorgimenti da parte del paziente, tra i quali un’alimentazione sana e una corretta igiene orale.

Il vantaggio dell’Implantologia “All on four” è sicuramente la riduzione dei tempi terapeutici, in quanto l’inserimento degli impianti e il fissaggio della protesi avvengono nella stessa giornata. Con questa metodica è soprattutto possibile sfruttare aree della bocca dove non avviene il riassorbimento osseo, che altrimenti avrebbe come conseguenza ulteriori interventi di innesti o aumento di osso.

“All on four”, per un sorriso forte e duraturo.

Un altro vantaggio è sicuramente quello legato all’aspetto economico, poiché rispetto ad altre metodologie, la tecnica dell’”All on four” utilizza un numero ridotto di impianti ed un solo giorno di operazione per ridare un sorriso sano e bello al paziente. Nonostante l’impiego di materiali di alta qualità e la tecnologia usata per questa rivoluzionaria tecnica, i prezzi dell’Implantologia dentale con metodo “All on four” rimangono comunque contenuti.

Implantologia a confronto: carico immediato e carico differito

 Odontoiatria e odontostomatologia – News generale del 04/01/2011 – 2402 visite

In campo implantologico vi sono due visioni differenti, il carico immediato e il carico differito. 
Il concetto di carico immediato nasce per primo, negli anni ’60, con l’implantologia moderna in Italia, mentre il carico differito nasce in Svezia pochi anni dopo.
I maestri del carico immediato furono sostanzialmente italiani: Tramonte, Pasqualini, Muratori solo per citarne alcuni.
Stefano Tramonte è stato il primo al mondo ad aver utilizzato il titanio negli impianti endorali, e questo è spesso ingiustamente dimenticato nelle citazioni della letteratura mondiale, che attribuisce per lo più ad altri la primogenitura del suo utilizzo, commetendo una ingiustizia scientifica e etica.
E’ stato l’ideatore di un impianto (la vite di Tramonte) usata ancora oggi e, secondo il mio parere, ancora insostituibile in alcune situazioni cliniche legate al carico immediato.

Alcuni anni dopo Mondani apportò una grossa innovazione: la saldatura endorale

Il carico differito vede la sua nascita nelle università svedesi, ad opera di Braenmark e della sua scuola.
Il grande merito della scuola svedese fu quello di aver capito perchè gli impianti endoossei “funzionavano”. Fu il carico differito che raccolse però il favore dell’industria che ne sponsorizzò le ricerche universitarie e che si impose sul mercato mondiale.

Verso la fine del XX secolo il concetto di carico immediato viene riproposto, ma spesso spacciato dall’industria, quella stessa che l’aveva denigrato e osteggiato fino a qualche anno prima, come innovazione rivoluzionaria.
Quei pionieri italiani trattati da “criminali odontoiatrici” vedevano le loro geniali intuizioni “scippate” e riproposte da altri autori.
Quei geniali pionieri italiani che mettevano gli impianti inclinati, e venivano osteggiati per questo, trovavano pubblicate sulle maggiori riviste implantologiche mondiali gli impianti inclinati presentati come “rivoluzione”. 

Ma ritorniamo ad analizzare le conseguenze di impianti eseguiti a carico immediato e impianti eseguiti a carico differito.

Carico immediato significa esporre l’impianto ad una forza immediatamente dopo il suo inserimento.
Carico differito significa posticipare l’applicazione della forza alcuni mesi dopo l’inserimento, mediamente 3 mesi per gli impianti inferiori, 5-6 mesi per gli impianti superiori.

Un impianto appena inserito resta fermo nell’osso per dei fattori puramente meccanici (stabilità primaria), mentre alcuni mesi dopo resta fermo nell’osso perché osteointegrato (stabilità secondaria).
Si può applicare un carico immediato quando si stima che la stabilità primaria dell’impianto sarà in grado di resistere alle forze a cui sarà soggetto, mentre occorrerà ricorrere ad un carico differito quando viene stimato che queste forze saranno eccessive.
Naturalmente si può ricorrere sempre ad un carico differito, per non sbagliare.

Un impianto caricato immediatamente “funzionalizza” l’osso, orientando le trabeccole ossee nella giusta direzione, seguendo precise linee funzionali in relazione alle direttrici del carico masticatorio, mentre un impianto caricato alcuni mesi dopo, anche se osteointegrato, avrà le trabeccole ossee disposte in modo casuale, non adatte quindi a sopportare grossi carichi funzionali.
Tale modifiche avverranno comunque in un tempo successivo, una volta inserito l’elemento dentario.

In sintesi, si può fare sempre carico differito ma non sempre carico immediato.
Ma carico immediato è meglio, se si può.
E’ un parere personale, è ovvio, e ci saranno comunque validissimi implantologi che dissentono.
La cosa importante è “portare a casa il risultato”, ovvero restituire dei denti validamente funzionanti per sorridere e masticare. La cosa importante è che il gatto catturi i topi, non di che colore è il gatto. La cosa veramente importante è l’abilità dell’implantologo, non la tecnica che usa o la marca degli impianti che utilizza.

CARICO IMMEDIATO: il carico immediato è una tecnica utilizzata in interventi di implantologia che ci permette di avvitare, subito dopo aver inserito l’impianto, un dente provvisorio non lasciando, quindi, il paziente senza elemento dentario.

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