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Rimozione di Elementi Dentari in Inclusione

Rimozione-di-Elementi-Dentari-in-Inclusione i molari

In alcuni casi si verifica che uno o più denti non alloggino all’interno della bocca a fine sviluppo somatico. Nella maggior parte dei casi questo fenomeno interessa i terzi molari superiori ed inferiori (denti del giudizio) e i canini superiori, ma può riguardare qualsiasi dente.

Si parla dunque di inclusione dentaria che può essere totale (nel caso in cui l’elemento incluso si trovi interamente all’interno della struttura ossea dei mascellari) o parziale (nel caso in cui una porzione più o meno grande di esso  si “affaccia” all’interno della bocca) .

Si può fornire una spiegazione sulla causa del fenomeno dell’inclusione dentaria riferendosi al fatto che lo sviluppo genetico delle ossa mascellari nell’uomo ha un andamento di decrescita morfologica, in relazione alla funzione masticatoria per il tipo di alimentazione contemporanea. Per dirla in altro modo un cranio di Neanderthal o quello di uno scimpanzé ai tempi d’oggi hanno volumi più importanti e tutti i denti comodamente alloggiati in bocca in relazione al tipo di alimentazione che l’uomo primitivo aveva e la scimmia ha tutt’oggi. Ma nel corso dei (numerosi) anni l’uomo ha iniziato mangiare sempre più cibi cotti e morbidi passando dalle radici e carne cruda ai risotti e sufflè, per cui l’esigenza di avere un apparato masticatorio potente è progressivamente andata diminuendo; in sostanza la grande intuizione di Charles Darwin dopo aver studiato la fauna delle Galapagos si è rivelata giusta: la funzione modifica la specie.

charles darwin

Nella pratica clinica in alcuni casi denti inclusi rimangono “silenti” senza provocare disturbi o sintomi al paziente per tutta la vita.

In altri casi invece producono disagi come infezioni ricorrenti (molto dolorose) o formazioni di cisti; oppure ostacolano una regolare sequenza di eruzione dei denti permanenti o interferiscono con trattamenti ortodontici per ben allineare gli stessi, per cui si rende necessaria la loro rimozione chirurgica. 

La chirurgia dei denti

La chirurgia dei denti inclusi e seminclusi si può eseguire in anestesia locale anche se in casi più complessi (o nel caso di estrazioni multiple nella stessa seduta) può essere necessaria la narcosi, cioè “addormentare il paziente” con una anestesia generale o una sedazione profonda. E’ necessario uno studio con adeguati esami radiografici (ortopantomografia, TAC) per ben protocollare le procedure adatte ad ogni singolo caso.

L’intervento prevede l’applicazione di punti di sutura e un decorso post operatorio che può essere un po’ fastidioso per qualche giorno, con formazione di edema (gonfiore), difficoltà alla masticazione e una certa quota di disagio; esistono peraltro protocolli terapeutici pre e post chirurgici  atti a controllare e gestire in modo assolutamente efficace ogni problematica a riguardo.

Infine è corretto che questi interventi siano eseguiti da operatori titolati e con una più che buona esperienza in materia, motivo per cui molti dentisti riferiscono i loro pazienti a specialisti della chirurgia orale per la corretta gestione di questi casi 

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