La recessione gengivale è una perdita di tessuto gengivale che si manifesta principalmente al livello del colletto nell’arcata superiore ed inferiore associato ad una esposizione del tessuto della radice. Nella maggior parte dei casi si tratta di un danno meccanico prodotto dal trauma dello spazzolamento troppo energico e con strumenti inadeguati.

L’infiammazione gengivale conseguente all’accumulo di placca batterica e tartaro in queste sedi è un fattore aggravante. Le recessioni determinano a volte un inestetismo nell’armonia del sorriso e quando sono importanti possono compromettere la salute dell’apparato di sostegno dei denti.

Esistono dei protocolli terapeutici che in alcuni casi selezionati possono essere utilizzati per correggere una o più recessioni contemporaneamente ( chirurgia muco gengivale )

Fermo restando che in primis occorre correggere eventuali tecniche di spazzolamento sbagliate e comunque ottenere una perfetta igiene domiciliare affinchè i tessuti siano perfettamente in salute, si può eseguire una specifica valutazione ( anche con ausilio di radiografie e fotografie intraorali ) per comprendere che livello di risultato ( totale o parziale ) si possa ottenere mediante un intervento chirugico sui tessuti molli.

I pazienti devono essere informati che nei 40 – 50 giorni successivi alla terapia devono seguire scrupolosamente una serie di istruzioni specifiche di igiene e possono avere qualche disagio alimentare, mentre non ci sono quasi mai esiti di dolore o particolare gonfiore.

Il parodontologo e/o il chirurgo orale che abbiano la competenza per eseguire tali trattamenti dovranno stimare caso per caso se sussistano le condizioni per avere un buon risultato e quale tecnica adottare